martedì 17 dicembre 2019

APPARATO DIGERETE


       
           
APPARATO DIGERENTE


L'intestino è una porzione dell'apparato digerente compresa tra il piloro e l'orifizio anale. Anatomicamente viene distinto in due tratti, il piccolo intestino o intestino tenue ed il grande intestino o intestino crasso.
Si stima che durante l'arco della vita passino nell'intestino più di 30 tonnellate di cibo e oltre 50 mila litri di liquidi.

Intestino tenue

Il ruolo dell’intestino tenue consiste nell’assorbimento e nella digestione delle sostanze nutritizie.La lunghezza media è di circa 6 metri ed occupa buona parte della cavità addominale, la superficie interno mostra una serie di pieghe, dette pliche circolari, la loro funzione funzione consiste nell'aumentare la superficie di assorbimento intestinale.

Suddivisione dell’intestino tenue L’intestino tenuo può essere suddiviso in tre regioni: duodeno, digiuno e ileo.


Duodeno
Il duodeno è il tratto più breve (circa 25 cm) e con diametro maggiore. E’ connesso al piloro ed assume la forma di una C.
Il duodeno è un “recipiente di mescolamento” che riceve il chimo dallo stomaco e le secrezioni digestive dal fegato e dal pancreas.

Digiuno
Una curvatura ,detta duodenodigiunale, segna il confine tra duodeno e digiuno . Il digiuno è lungo circa 2,5 m. A livello del digiuno avviene la gran parte della digestione chimica e dell’assorbimento dei nutrienti.

Ileo

L’ileo è il terzo e ultimo tratto dell’intestino tenue , nonché il più lungo con una lunghezza di circa 3,5 m. termina con la valvola ileocecale, che controlla il flusso di materiale dall’ileo al cieco dell’intestino crasso.

Irroramento e innervazione


I vasi sanguigni interessati sono le arterie intestinali che si diramano sui segmenti dell’intestino tenue. L’innervazione parasimpatica è fornita dal nervo vago.


Anatomia microscopica dell’intestino tenue

La tonaca mucosa dell’intestino tenue si solleva a formare una serie di digitazioni, dette villi intestinali. Ogni villo è rivestito da un epitelio cilindrico semplice che costituisce i microvilli. In questo modo l’intestino aumenta la sua superficie di assorbimento iniziale di circa 0,33 m², arrivando fino a 200 m². Alla base di questi villi sono presenti delle cripte intestinali ovvero delle ghiandole che hanno il ruolo di produrre nuove cellule epiteliali, che nel giro di pochi giorni vanno a rinnovare la superficie intestinale.
Ogni microvillo contiene numerose cellule linfatiche, una estesa rete di capillari che assorbono e trasportano le sostanze al circolo portale epatico.
Inoltre ogni villo contiene un vaso chilifero che trasporta sostanze non in grado di entrare nei capillari, come i grossi complessi lipidici.





Specializzazioni regionali

Nel duodeno sono presenti numerose ghiandole chiamate ghiandole sottomucose duodenali, che producono grandi quantità di muco. Il muco protegge l’epitelio dall’acidità del chimo e contiene tamponi che ne elevano il pH che nel duodeno passa da 1-2 a 7-8. Tamponi ed enzimi provenienti dal pancreas attraverso il dotto pancreatico, e la bile proveniente da fegato e cistifellea attraverso il dotto coledoco, arrivano insieme ad un comparto muscolare definito ampolla duodenale, che scarica il tutto nel duodeno attraverso un sollevamento della parete chiamato papilla duodenale.
Le pliche e i villi sono molto evidenti anche nel digiuno ma cominciano a diminuire nell’ileo, questo dimostra che la gran parte dell’assorbimento avviene prima di questo tratto.



Intestino crasso

L'intestino crasso rappresenta la parte terminale del tubo digerente. Lungo circa due metri, si estende dalla valvola ileocecale all'ano. Anatomicamente viene suddiviso in tre tratti che vengono rispettivamente chiamati: cieco, colon e retto.
Le sue funzioni principali sono: (1) riassorbimento di acqua e di elettroliti e compattazione del contenuto intestinali in feci; (2) assorbimento di importanti vitamine liberate dall’attività della flora batterica ; (3) accumulo del materiale fecale prima della defecazione.

Cieco

Il cieco ha l’aspetto di una tasca, Il materiale proveniente dall’ileo attraversa un'apertura detta valvola ileocecale che regolerà il passaggio del materiale. A livello del cieco, avvengono la raccolta e l’inizio della compattazione.



Colon
Il colon è il tratto più lungo dell’intestino crasso; ha un diametro maggiore dell’intestino tenue, circa 7,5 cm, ed una parete più sottile, può essere suddiviso in 4 regioni: ascendente, trasverso, discendente e sigmoideo.

Retto
Il colon sigmoideo scarica il materiale fecale nel retto, un segmento che forma gli ultimi 15 cm del canale digerente. E’ un organo molto estensibile ,che consente l’accumulo temporaneo del materiale fecale: il movimento del materiale provoca lo stimolo per la defecazione. L’ultimo tratto del canale è chiamato ano e si distinguono lo sfintere anale interno, costituito da muscolatura liscia involontaria, e lo sfintere anale esterno costituito da muscolatura striata volontaria.   

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